Il mio vecchio Akubra | poeti maledetti | Carlo Gabbi | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il mio vecchio Akubra

 

(In risposta al deja` vu)

 

 

E` il mio vecchio Akubra,

naturalmente a larghe tese

ben capace e tien lontano

il torrido sole dell’Outback.

 

Sta sempre sulla mia testa,

(sebben oggi appaia alquanto usato,)

pure alla sera,

allorché torniamo dalla “Farm”.

 

Il mio Akubra è  certo un caro amico

Siamo inseparabili da oltre cinquant’anni,

e instancabili nei nostri peregrinaggi,

sapeste quante cose vedemmo assieme!

 

Si sa bene che ora quel povero feltro

soffre per l’usura…

ma anche se vecchio

mi è  sempre compagno e da` riparo.

 

Come tutti i vecchi Akubra

Si trova bisunto e ha scure chiazze di sudore

Vi è pure un largo buco, vestigia del passato.

 

Si sa che è vecchio, ma io lo sono pure,

abbiamo tali e tante cose che possiam narrare

viste assieme nel “bush”

cavalcando su un cammello.

 

Cacciammo assieme grossi Kangaroos,

cercammo opali,

e corremmo sulle piste lasciateci

da indomiti Dinosours.

 

Ora entrambi siamo a riposo

Ma pur sempre inseparabili “Mates”

purtroppo...

qualcuno mi ha perfino chiesto di buttarlo!

 

Ma no! Come potrei?

Mai e poi mai lo cambierò!

Come si può dar via colui

Che ti fu compagno di una vita intera?

 

Outback= terra di nessuno

Akubra = tipico cappello Australiano

Bush     = Il tipico paese all’interno

Farm     = Propieta` terriera

Dinosours = Dinosauri 

Mates   =  Amici per la pelle

 

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