Scritto da © Bruno Amore - Sab, 11/12/2010 - 13:15
di lontano grida il lupo alla luna
in un lamento la sua solitudine
rimembrando stagioni passate
di virile vicinanza ormai perduta
che non è più quel tempo e quell'età.
il giorno inutilmente nuovo
crudele spinge al limite dei caldi
grappoli di vita a fianco dei germani
quando la sua corsa rallenta la bramosia
di giungere alla fine della via.
così quando sei inadeguato, consueto
hai da correre solo, al limite dei fuochi
cantare le tue canzoni ad alieni
che seppur vicini, hanno idiomi
diversi, spesso caldi, non lo stesso vezzo.
ed è malinconia come una pioggia
che bagna e non lava via le croste
fa freddo il cuore, titubante l'anima
ti fai domande e non sai rispondere
se sia meglio essere o sembrare felice.
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