Scritto da © lunasepolta - Ven, 16/10/2009 - 09:02
o ancor più nero le forbici sul fondo
bucano godimenti estorti ai fianchi, ruderi
cinque sensi o due rovesci noi, dialoghi
tra le cosce e le mie case vuote
con la signorina degli affitti ch'è tutta un detto fatto
l’applicazione d'una curva in bocca
da un vetro spareggiato nell’andare torna
l’ululato di angeli che s’accoppiano, s’usano
e gettano, come da un tacco a spillo
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