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Buon tempo migliore

 
L’educazione morale è la disciplina solare per tempi migliori con la scrittura “strada maestra” della verità, la lettura maestra dell’istruzione e la cultura presupposto della corretta informazione per accomunare sulla “religione dell’amore” l’intera umanità, fantastico albero genealogico con radici eccelse (catena di amori infiniti che ci riporta alla sorgente della vita e alla fonte della Luce!).

Viviamo tempi di grave degrado morale e ambientale in una società che man mano ha perso per strada i suoi valori fondamentali a partire dai genitori che sono venuti a mancare e, così, i nostri poveri figli sempre più spesso si ritrovano a vivere senza una vera famiglia o, addirittura, in famiglie allargate con genitori incoscienti, compagni...di classe (asini ripetenti!) o partners...di spettacoli indecenti!

Talora può perfino succedere che una innocente, ignara creatura, al suo primo impatto vitale, venga a trovarsi al cospetto di strani personaggi dall'aspetto bestiale con aggeggi metallici ovunque infiltrati e con la pelle marchiata da oscuri geroglifici...e con genitori di tal levatura, ahimè, non è proprio una gran fortuna!

Tempi così bui, purtroppo, sono la conseguenza anche di una classe politica senza più governanti di rango e con personaggi di basso livello, espressione di una società deteriorata ormai alla deriva, che predilige i valori materiali a discapito di quelli spirituali, al punto che non si ha più il minimo sentore della coscienza morale, marchio di garanzia e qualità della razza umana, che il gran maestro Socrate ammoniva di ricercare in se stessi.

E’ proprio in essa (cordone spirituale), infatti, che sono saldamente radicate le nostre sacre origini e, sintonizzandoci sulla sua flebile voce (mai invadente perché sempre tanto riservata!), si possono ascoltare provvidenziali e paterni suggerimenti, non vere leggi, a cominciar proprio dai famosi comandamenti dettati a Mosè!

Ben riflettendo, questi ci orientano sulla strada del vivere civile con un comportamento adeguato che si fonda, soprattutto, sulla norma elementare del “rispetto reciproco”, perché rispettando gli altri, ovviamente, si ha la certezza del rispetto di tutti.

Siamo al solito, inascoltato, ripetitivo, divino messaggio di “non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te stesso” e di “ama il prossimo tuo come te stesso”, regola fondamentale per una vita comunitaria (alleanza multicolore) in uno stato moderno, modello ed ideale che dovrebbe far leva sulla giustizia, sul diritto, sulla libertà, sulla partecipazione e sul consenso di tutti i cittadini in prospettiva dell'agognato sogno di un'unica patria terrena.

Per arrivare a tanto necessita ripristinare al più presto la famiglia, perché proprio dai genitori vengono gli insegnamenti più importanti e il loro esempio dal vivo (corretto stile di vita) rappresenta la lezione ideale per inculcare ai propri figli quei sani principi vitali con il giusto indirizzo da seguire (seconda norma elementare è “l’amore fraterno e filiale paritari” a prescindere dall’eredità!).

A supporto della famiglia e dei genitori viene naturalmente, appena dopo, la scuola con i suoi insegnanti che, a mò di novelli Socrate, tanto potrebbero fare sull'acquisizione della coscienza morale, inventandosi persino una nuova disciplina che potrebbe essere proprio l'“educazione morale” al posto della obsoleta ora di religione. In questa nuova materia potrebbe confluire l'antica educazione civica (basata sulle teorie di Platone in occidente e di Confucio in oriente), fatta, però, come si conviene, dal momento che stranamente nessuno è stato mai bocciato!

 

Questa moderna e illuminante disciplina, sforando nella filosofia, dopo averci fatto riflettere sul vero significato della vita - da dove veniamo (da un atto generativo di amore), chi siamo (un prodotto di amore), dove andiamo (verso l'Amore, Luce della Verità!) - ci potrebbe, finalmente, indirizzare verso la comune religione dell’amore che parla la lingua della pace (sorrisi, carezze, baci ed abbracci).

Verrebbero, in tal modo, illuminati finanche i religiosi, da sempre tra loro divisi, che ancora oggi non si rendono conto che su questa benedetta terra siamo tutti fratelli, perché figli dello stesso Padre (seppure invocato con nomi diversi!), in virtù della stessa fede (cieca fiducia nella verità) e dall'alto della semplice ed unica religione dell’amore, che s’impernia sulla bontà (pietà+carità) e si affida nelle mani della divina misericordia (bontà+perdono).

La famiglia, la scuola e la religione vengono a rappresentare, pertanto, i tre presidi fondamentali in cui affonda le sue profonde radici una civiltà d’avanguardia e con questa si potrebbe addirittura pervenire a politici di buon livello etico e culturale.

A salvaguardia e garanzia di tanto, però, almeno qui in Italia necessiterebbe un vero e proprio “supercorso per Montecitorio”, perché è inammissibile che la politica dia libero accesso a tutti, con il rischio, non tanto remoto, di ritrovarci con governati inaffidabili e incompetenti.

E’ proprio quello che sta accadendo di questi tempi con i nostri politici che, morale a parte su cui lasciano tanto a desiderare, stanno solo ad annoiarci da mattina a sera con il loro irritante e sterile battibecco quotidiano, ripreso anche con noiosa monotonia da telegiornali e programmi televisivi di parte.

E' tempo, invece, che politica (da moralizzare) e mass media (da responsabilizzare), finalmente, comincino a camminare di conserto, a supporto della famiglia (da ripristinare), della scuola (da modernizzare) e della religione (da unificare), perché tutti e cinque rappresentano fattori confluenti e interdipendenti di una civiltà d'avanguardia per un mondo migliore.

 

Purtroppo anche da noi in Italia (patria della chiesa da depurare e modernizzare!) sul piano morale si mette male con la moda esterofila di programmi osceni e per deficienti che tanto impazza e serve solo a confondere le idee, al punto da farci ritrovare con veri scheletri nell'armadio!

E' il caso della famiglia di Avetrana, dove non si ha più il minimo sentore della coscienza morale e le televisioni, da voraci sciacalli mediatici, con tanta insipienza hanno dato finanche la diretta televisiva minuto per minuto di una incresciosa vicenda, su cui andava steso un velo pietoso.

Questa volta abbiamo superato perfino i maestri inglesi (già le prendono da maestri del calcio!) che, in nome del gossip, dello scoop, dell’audience e del business, arrivarono a dare finanche la diretta televisiva di un matrimonio gay e della morte, banalizzando così sacri eventi della vita.

Tempo fa, qui in Italia, ci fu un programma televisivo (Non è mai troppo tardi) che elevò di molto il livello culturale ed ebbe un tale successo da esser imitato poi in molti paesi.

Con il mondo alla sfascio speriamo, adesso, che questo nostro magico stivale, illuminato dalla condensa di Madonne e Santi dall’alto, sappia inventarsi un altro programma di successo (E’ tempo di educazione morale!) che combatta la dilagante indecenza morale in modo da traghettare, da novella arca di Noè, il mondo intero sulla via della pace, dell’amore e della luce.

Nel nome della religione dell'amore, per conto della famiglia, con il supporto della scuola, con politica e mass media al servizio dei cittadini, presupposto di uno stato moderno, modello e ideale (dove i forti aiutano i deboli e i ricchi soccorrono i poveri!), ci sarà per tutti un avvenire migliore!

 

A questo punto, per fare in modo che tutto ciò avvenga e non rimanga solo sterile scrittura, addirittura incomprensibile per i grandi (genitori e politici) in tutt'altro affaccendati, mi rivolgo fiducioso a tanta bella gioventù, affinché essa stessa diventi artefice di tempi migliori.

Oso tanto dall'alto della mia multiforme esperienza, dopo una vita davvero tanto variegata, a cominciar dalla veste di studente (modello e ribelle) ad aspirante viveur, da incontenibile centravanti a incallito giocatore di tutto e convinto sistemista, da arrogante padre dei suoi fratelli a commerciante insofferente, da marito monello a padre non certo modello e, infine, da medico cosciente a malato bipolare (prima depresso e, poi, sempre più esaltato!).

A tal proposito mi piace ricordare che, in piena gioventù (encefalopatia materna a parte che già curavo), mi barcamenavo tra svariate attività, intercalando gli studi con il calcio (giocatore dilettante di categoria), con il poker (settimanale), con le donne (cotte devastanti), con la politica (a 21 anni in lista per le comunali), con il commercio (commerciante di maglie dall’età di 23 anni) e, pertanto, si può spiegare il mio vuoto depressivo e l’insonnia quando mi ritrovo a fare solo il medico di famiglia!

 

Cari giovani, tornando a noi, una civiltà d'avanguardia con un fulgido avvenire può reggersi solo sulla famiglia e così, dopo i naturali giochi e preamboli di amore (le donne se non si concedono subito acquistano più valore!), cominciate sin d'ora ad adocchiare la compagna giusta con cui condividere una vita fatta, nel suo lungo decorso, anche di reciproca sopportazione e comprensione, di sacrifici e privazioni, che rappresentano momenti vitali dell'anima e, certamente, sono sempre meglio dei suoi vuoti e bui depressivi.

Per inciso mi permetto solo di ricordarvi che il sesso fine a se stesso alla lunga è deleterio (Paolo Brosio docet!) e può causare quei vuoti interiori da colmare, poi, con alcol, fumi e pasticche.

Ritornando alla compagna giusta da scegliere per mettere su famiglia, ancora una volta mi intrometto e vi suggerisco di prediligere la sua dolcezza (anche a scapito della statuaria bellezza!), prerogativa della donna ideale, che vi ispirerà prima tante belle poesie e vi porterà poi all'”ebbrezza sentimentale”, crocevia dell'amore fisico e spirituale, laddove il calore sublima l'anima dei nostri figli e quel dì fatale, durante le feste di natale (nacqui il 23 settembre, primogenito di una donna nata il 1° giugno, festa di San Giustino, patrono dei filosofi!), per me fu davvero tanto vitale...

 

mi vidi fluido d'amor rovente,

seme di anima nascente,

già cellula vivente, pronto a germogliar

nel tiepido calor del grembo materno!

 

(La fonte dell'amor, sorgente della vita

da ”I dipinti dell'anima” da pubblicare)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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