Scritto da © Bruno Amore - Mar, 21/08/2012 - 17:46
Abbottono sempre più stretta, questa vita
intorno all'anima da tanto infreddolita
che ogni sogno s'è spento nel cam(m)ino
da quando i primi inverni attraversati
consumarono il ceppo di speranze preparato.
Di gelo in gelo s'è fatta dura la corteccia
il vento dei patimenti arriva meno forte
e fo come la mareggiata con gli scogli
sormonto, sommergo, e corro verso riva
per spegnermi in una pace che viene naturale.
Tengo strette quelle rare ultime emozioni
che, alle volte, baluginano d'improvviso e
apro appena un lembo del pastrano
mi rischiaro dentro, anche solo un tanto
quanto vale la pena, per non voler morire.
Abbottono sempre più stretta, questa vita
intorno all'anima da tanto infreddolita
che ogni sogno s'è spento nel cam(m)ino
da quando i primi inverni attraversati
consumarono il ceppo di speranze preparato.
Di gelo in gelo s'è fatta dura la corteccia
il vento dei patimenti arriva meno forte
e fo come la mareggiata con gli scogli
sormonto, sommergo, e corro verso riva
per spegnermi in una pace che viene naturale.
Tengo strette quelle rare ultime emozioni
che, alle volte, baluginano d'improvviso e
apro appena un lembo del pastrano
mi rischiaro dentro, anche solo un tanto
quanto vale la pena, per non voler morire.
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