Scritto da © Bruno Amore - Mar, 01/09/2015 - 07:02
Voi che venite da così lontano
soffiateci in faccia l'equatore
con sentori di morte, lebbra, scabbia
emorragie sanguinose intestinali
che la miseria produce a iosa
nelle vostre strade, nello vostre case.
Forse senza saperlo siamo stanchi
di tutta questa nostra aria artificiale
in teche di cristallo, plexiglass, acciao
cabine per umani disumanizzati:
incideteci i graffiti delle vostre sofferenze.
Siano segni intorno alle sagome del nostro stato
di esseri satolli, ricchi ma d'ogni slancio inermi
con un pensiero piatto da secoli imbalsamato
come trovare il modo d'essere eterni.
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