Scritto da © Bruno Amore - Mar, 14/01/2014 - 17:38
Vivere...
un silenzio dolcissimo
e sorridere
del passero che si lava
nella ciotola del cane.
Del mare che ruzzola
incessante
una bottiglia vuota.
Del vento
che allunga la corsa
d'un cappello sfuggito.
Della fanciulla
che difende le sue pudende
dal libeccio impertinente.
Pensare...
inginocchiandoti
davvero
sulla panca dell'anima.
Di liberarti
di ciò che non sopporti più
che ti sta appiccicato addosso:
il consueto, ineludibile oggi.
Domani, sperare di farcela
raccattare poche cose e via
spiare se t'insegue
gridare solo una volta
e di nuovo tacere
ché il “silenzio è d'oro”.
Ma il silenzio
potrebbe figliare anche
una nuvola in cielo
un abbandono
financo una tristezza
o un pianto.
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