Scritto da © Bruno Amore - Mer, 21/05/2014 - 22:31
M'ha commosso, leggendola
eppur l'avevo odiata anni
voleva la imparassi a mente
il maestro Randi
ed io ribelle, niente
facevo il caparbio, impenitente.
Lessi del Sommo altre sue, dopo
da grande, ma quella non volli
temevo d'esser un incoerente.
Guarda tu quella volta
quanto fui ignorante...
me lo dicevan tutti
è bella...è importante
capirai che pathos in quelle rime
immagini e metafore sopraffine.
Certo non vale rimuginare tanto
persi un'occasione, anzi diverse
d'ogni sorta, non quella soltanto;
ci son cresciuto in quella pelle rozza
ho dato più che preso, non importa.
Ora ho più tempo, non per rimediare
fare ciò che non feci e cominciare
a rifare sogni, nubi e venti cavalcare
“che m'è dolce naufragar in questo mare”.
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