Scritto da © Bruno Amore - Ven, 01/03/2013 - 08:41
Quell'estate antica
nell'afa del meriggio
all'ombra consolante
del grande ippocastano
la mano che stringeva
il mio robusto ramo
mi rese grazia e dette
quel gran piacere arcano.
In solitario, l'estro
vieppiù trova passioni
arzigogola presenze
inventa posizioni.
Nulla in verità è precluso
al libero pensiero
far propria l'altrui voglia
andar davanti e dietro
immaginarsi un partner
ad ogni gioco aduso
peccato duri poco
un lampo, e sei deluso.
nell'afa del meriggio
all'ombra consolante
del grande ippocastano
la mano che stringeva
il mio robusto ramo
mi rese grazia e dette
quel gran piacere arcano.
In solitario, l'estro
vieppiù trova passioni
arzigogola presenze
inventa posizioni.
Nulla in verità è precluso
al libero pensiero
far propria l'altrui voglia
andar davanti e dietro
immaginarsi un partner
ad ogni gioco aduso
peccato duri poco
un lampo, e sei deluso.
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