Scritto da © stellasenzacielo - Dom, 12/02/2012 - 15:42
Trieste, città di mare,
porto di vite,
nel tuo ventre
onde che brulicano
navi assopite
migranti che amano
Trieste, puttana triste,
nel grigiore delle tue palpebre
apri gli occhi
e i boschi che ti circondano
e le distese che ti lambiscono
quel puzzo di pesce
Saluti, amica mia,
tre giorni con te
saluti, trapezista di sguardi,
ti lascerò il cuore
te lo poggerò a riva
uova di gabbiano
una bella stagione
Arrivederci, dolcezza,
il tuo respiro muove le stelle
e prima di voltarmi
prima di arrivare tardi
un'ultima fotografia
un ultimo scarto di te
Rovereto, 12 febbraio 2012
Caterina Manfrini
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