Vedi come suonano questi indicativi, congiuntivi, imperativi al presente, alla prima, alla seconda persona? Perché noi siamo volenti; il condizionale, già ci opprime Beau. Trancia, separa il nostro modo di esistere. Non il vorrei, ma il voglio, mi comprendi? Ogni altra particella intorno è polvere.
Polvere di stelle, se vuoi: vortici. Ma quando ci uniamo nuclei; che sono incendi, grondano.
Calore e luce, i nostri umori.
Un calore insopportabile, bagliori destinati a perpetuarsi per tempi oltre le memorie umane, oltre di noi, sicuramente; depositati solo nelle, destinati a temporalità cosmiche.
Allora ti chiedo Beau - “ci credi nell'eternità, credi nei sogni, nella loro perpetuazione amore?"
<C'era una volta un re, Alberto, potrei iniziare così, ed una principessa.- Quel re sei tu. Tu avevi, hai, il potere di tenermi sveglia. Finché rimani re.- Tu puoi dormire, mangiare, bere, amministrare la giustizia, prendermi quando il desiderio brucia nei tuoi occhi. Sono io ad essermi eletta tua schiava. Ho voluto io, nessuno m'ha costretta. Ma ricorda questo
- Blog di Winston
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