Scritto da © Anonimo - Dom, 10/01/2010 - 13:15
I marinai copulano
per essere ed avere.
I marinai sono
quindi
senza meta per intero.
I marinai
sulla tolda del peccato
fanno bandiere di pudore
ma chiavano le serrature
come fossero tesori dalle cosce aperte.
Violano i pantaloni all’orizzonte
come nelle galere ai novizi
un gioco di donne inesistenti.
Ah! I marinai vanno ovunque ermafroditi
conoscono seni e penetrano le baie
col latte salato che nutre gli scogli e
portano piacere come portassero pesci vivi
con la faccia contigua alla notte.
Quando occupano i remi trafelano al mare
dagli scalmi un coro
si scrollano il naufragio
spingendosi in avanti
evolvendo l’onda.
Stanno nelle brande coperti dalle stelle
quasi in culla a dondolarsi sull’approdo.
Scoprono mutande
e nascondono il mare ai defunti
calandoli
in drappi chiusi ancorati i piedi nudi
Se fossero foglie
il tronco degli oceani avrebbe il suo autunno nei porti.
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