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Apologia di beato (disoccuppato)

 

Aspetto sabato per trattenerlo. Occorre

diventi consueta questa pietra dove

necessita il paravento, l'occlusione

all'occhio dell'uragano. Annuvola

sul dissesto. La città mi assenta da casa. Piove  

il piombo che stampa il carattere sui volti

precipitati. Si intavola ai ripari

nella svolta del secolo: purchè venga

in fretta la cicatrice dell’ultimo foglio

saldato

 

ritaglio

che appare dal lavoro di ieri

- uno ieri approssimato per difetto alla sera

da un lunario di sconcerti.

Ha sempre quel lampo da conoscente

il tuono che accade di seguito:

perché tremo?

 

Le mani, di ieri, aperte di più

seccano, adesso.

 
 
 

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