Scritto da © Antonio Cristof... - Ven, 13/05/2016 - 06:56
Margherita era dolce, leggermente piccantina,
pallida e rossa. Andava per i prati ogni mattina.
Avanzava col suo passo felpato, silenzioso;
col suo fare guardingo, sospettoso.
L’occhio torvo, ingannevole. Veloce
era il suo sguardo e quasi impercettibile la voce.
Di sale assai sapeva il corpo nudo,
ancora imberbe, certamente crudo.
Avanzava solitaria con saltelli
tra rovi irti e teneri arboscelli
e, soffermandosi qua e là
di tanto in tanto, faceva quel che lei doveva fa.
Era buona e tenerella Margherita.
Per questo un giorno le tolsi la vita.
La cucinai nel forno con patate
E la mangiai co’ un misto d’insalate.
Ohè dico non fate adrenalina,
la Margherita era una gallina!
pallida e rossa. Andava per i prati ogni mattina.
Avanzava col suo passo felpato, silenzioso;
col suo fare guardingo, sospettoso.
L’occhio torvo, ingannevole. Veloce
era il suo sguardo e quasi impercettibile la voce.
Di sale assai sapeva il corpo nudo,
ancora imberbe, certamente crudo.
Avanzava solitaria con saltelli
tra rovi irti e teneri arboscelli
e, soffermandosi qua e là
di tanto in tanto, faceva quel che lei doveva fa.
Era buona e tenerella Margherita.
Per questo un giorno le tolsi la vita.
La cucinai nel forno con patate
E la mangiai co’ un misto d’insalate.
Ohè dico non fate adrenalina,
la Margherita era una gallina!
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- Blog di Antonio Cristoforo Rendola
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