Questioni papabili | Filosofia | Antonella Iurilli Duhamel | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Questioni papabili

Leandro da Bassano

In un interessante post pubblicato alcuni giorni fa e poi misteriosamente scomparso, veniva utilizzata la metafora della madre afflitta dalla sindrome del burnout che impulsivamente si scrolla di dosso tutti i suoi pesi e legami.

 

La metafora disgraziatamente allude agli ultimi fatti che vedono il mondo della cristianità alquanto disorientata e alle prese con questioni che poi, sono le pietre angolari della cristianità e della famiglia. In altri termini ciò che viene posto in dubbio è: può il padre della Chiesa il sommo pontefice Benedetto XVI esonerarsi dal suo alto incarico e soprattutto per quali reali motivi?

 

Una madre affetta da burnout, è in genere sollevata momentaneamente dagli incarichi, ma rimane chiaramente la madre, non smette di essere madre dei suoi figli, a maggior ragione il senso comune vorrebbe che il papa si curasse, delegasse per poi tornare più entusiasta di prima.

 

Ovviamente non ci è dato di sapere quali siano le vere ragioni, la stanchezza fisica e mentale convincono poco, specie se si tratta di Joseph Ratzinger, notoriamente uno dei papi più agguerriti e tutt’altro che propenso a mollare l’osso di qualunque specie. Papa Wojtyla che di certo versava in condizioni mentali e fisiche ben peggiori, non si sottrasse. Cosa spinge Benedetto XVI a non prendere in considerazione una bella cura ricostituente piuttosto che ricorrerre a definitive dimissioni?

 

Già da alcuni giorni il Tribunale per i Crimini commessi dalla Chiesa ha fatto circolare un documento che parla di serie responsabilità penali nelle quali il papa sarebbe implicato; le sue blande misure nei confronti dei prelati che hanno distrutto la vita di bambini e delle loro famiglie a causa della loro psicopatologia, si ritorcono direttamente nei confronti del Papa costantemente chiamato a rispondere in prima persona. Il Papa però, rimarrà all’interno delle mura vaticane, avvantaggiandosi nei confronti di qualunque attacco, è quanto viene comunicato dalla rivista tedesca Reuters:

 

"La sua decisione di continuare a vivere all’interno delle mura vaticane dopo le dimissioni, gli garantirà immunità nei confronti di qualunque attacco o provvedimento atto a dimostrare la sua responsabilità umana, spirituale e penale nei confronti della pedofilia impunita. Grazie ai Patti Lateranensi, stipulati nel 1929 tra la Chiesa e lo Stato Italiano, lo stato Vaticano pur essendo su suolo Italiano è ritenuto spazio inviolabile a tutti gli effetti."

 

 

Non è la prima volta che viene richiesto l’arresto del papa, nel 2010 quando si recò in Gran Bretagna, Richard Dawkins chiese al governo di arrestare il papa, tuttavia senza successo, trattandosi di un capo di Stato e dunque protetto da immunità.

Nel 2011, le vittime di abusi sessuali per mano di prelati chiesero al CCI (International Criminal Court) di fare indagini sul papa, ma non furono gli unici a sollevare protesta vedasi anche l’azione svolta dal  The New York-based rights group Center for Constitutional Rights (CCR) , che si occupa dei medesimi diritti violati.

 

 

Il Vaticano ha ripetutamente sostenuto che il Papa non può essere ritenuto responsabile di crimini commessi da altri dal momento che i preti sono impiegati delle loro rispettive diocesi, e non diretti impiegati del Vaticano. A nulla sono valse le scuse del papa nei confronti delle vittime come è accaduto in Irlanda, c’è chi ritiene Benedetto XVI, fortemente coinvolto anche perché come cardinale ebbe modo di espletare funzioni di controllo della massima importanza all’interno della Chiesa, tanto da essere ritenuto un nuovo inquisitore; purtroppo la sua rigidità non si è focalizzata su una piaga difficilissima da debellare, e ciò rischia di alimentare un cancro sempre più difficile da curare.

 

Alle rimostranze delle vittime degli abusi fanno eco quelle dei mussulmani che non hanno dimenticato l’offesa del papa nella conferenza “ Fede, Ragione, e Università- Memorie e Riflessioni” tenuta nel 2006 a Regensburg dal nome, dove infelicemente ricorse alla citazione citazione di un imperatore bizantino:

 

"Mostratemi cosa ha portato di nuovo Maometto , e vi renderete conto che che ci saranno solo cose malvage e disumane."

 

Non dimentichiamo che Papa Benedetto, si era espresso in maniera offensiva e razzista anche nei confronti della richiesta della Turchia di annessione all’Europa, secondo le sue affermazioni, lo spirito dell’Europa è uno spirito cristiano e i turchi avrebbero fatto meglio a chiedere l’annessione ad una confederazione araba piuttosto che bussare al portone europeo. Questi commenti ovviamente non tennero conto della presenza mussulmana in Europa da oltre 700 anni, e dunque a buon ragione tutt’altro che ospiti da tollerare o maltrattare.

 

L’autore del post sul burnout materno chiedeva aiuto per spiegare ai suoi giovani allievi le dimissioni papali che purtroppo sollevano non poche questioni, a partire dall’ineluttabilità del ruolo, in primis relativo a quello della metafora scelta: la madre, e poi a quella del papa.

Qualcuno ha commentato che l’infallibilità papale si riferisce alle comunicazioni ex cathedra, vale a dire solo quando è vestito da papa, quando si pone ufficialmente come dottore universale della Chiesa, le dimissioni però Benedetto le lasciate proprio dall’alto del suo santo trono creando grossi dubbi a chi cerca di mettere assieme il capo con la coda.

 

Ritornando alla preoccupazione di come comunicare l’evento ai bambini, credo che la responsabilità di un insegnante sia quella di formare esseri il più pienamente possibile umani piuttosto che crociati, o papa boys, dunque sarebbe auspicabile che un che fosse in grado di aprire le porte alla complessità e all’unità della vita, accogliesse ogni ragionevole dubbio , incoraggiasse la ricerca della verità attraverso una informazione che vada oltre le canoniche fonti e soprattutto che avesse ben presente l’inviolabilità dei diritti umani che sono gli stessi per tutti.

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 2 utenti e 5084 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • Laura Lapietra
  • live4free