L'antico adagio recita: “il silenzio è d'oro”: ci sono momenti nella vita in cui è arduo trovare le parole giuste, a volte qualunque parola ci venga offerta nel tentativo di calmare e consolare, non allevia la morsa del nostro dolore.
Tuttavia ci sono momenti in cui le parole hanno il potere di indurre la calma, di dimostrare la partecipazione al dolore altrui. E’ facile sapere cosa dire nei momenti di fortuna, di salute e di felicità, è più semplice esprimere un complimento; ma quando ci troviamo di fronte ad un grande dolore può capitare che un senso di imbarazzo e di pudore ci impediscano di trovare le parole adeguate per essere vicini e alleviare il dolore di chi ci sta a cuore; la lingua si inceppa, la mente diventa una di tabula rasa.
La soluzione non è semplice, non ci sono ricette valide per tutti; di volta in volta dobbiamo ricorrere ad azioni differenti perchè nel territorio dell'intimità non possiamo avvalerci di ricette da manuale, ma cautamente procedere per tentativi ed errori.
Un altro vecchio adagio dice: ”I fatti sono meglio di qualunque parola”; in tempi grami un abbraccio può rivelarsi la soluzione migliore per fare sentire che siamo presenti e solidali, che condividiamo il dispiacere senza pretendere nulla all’infuori dell’ essere vicini e partecipi.
- Blog di Antonella Iurilli Duhamel
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