Scritto da © Antonella Iuril... - Lun, 21/01/2013 - 13:31
I visionari di un nuovo paradigma olistico ed ecologico sono assai spesso condannati ad ad essere considerati nevrotici. Inoltratandosi nel buio della foresta, nel mondo infuocato dell’esperienza originale, si sono spostati al di fuori di quella società che li avrebbe protetti.
L’esperienza originale non è fruibile in termini predigeriti; è necessario trovare il modo di affrontarla ed elaborarla in modo personale ed originale.
Il coraggio di affrontare prove e di creare nuove soluzioni in terreni non battuti sono l'ingrediente fondamentale di quel tipo di esperienza che Joseph Campbell chiama: "Il viaggio dell'eroe"; un viaggio avventuroso all'interno di un territorio sconosciuto, dove hanno luogo le sfide e dove si compie la nostra trasformazione.
Campbell ha scoperto che i passi fondamentali di questo percorso, sono comuni a molte culture e si ritrovano nelle storie di tutto il mondo; il "viaggio dell'eroe", infatti, può anche essere inteso come metafora del percorso compiuto da tutti quegli esseri che, accogliendo una chiamata, affrontano l'incertezza del cambiamento per seguire ciò che sono invitati a fare.
Eroi allora, sono coloro che nonostante i pregiudizi degli altri, hanno il coraggio di seguire la propria vocazione e di fare della vita il proprio viaggio.Un viaggio difficile, che inizia nel momento in cui varchiamo la soglia che divide la via vecchia da quella nuova, e dove tutto può succedere.
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- Blog di Antonella Iurilli Duhamel
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