Le donne arabe saranno le grandi protagoniste del Salone del libro a Torino, a partire dal 16 Maggio 2013.
Le donne della Primavera Araba sono scese nelle strade; forti di una maggiore consapevolezza dell’importanza del loro ruolo e del loro valore, rivendicano una più ampia e consistente partecipazione nelle politiche dei loro paesi. Quanto questo cambiamento significhi un reale miglioramento degli equilibri di potere tra i più forti ed i più deboli, solo il tempo potrà dircelo.
Sappiamo che scendere in piazza non è tutto, l’uccisione delle donne viene ancora definito “femminicido”, e ciò non è un caso; le femmine non sono ancora riconosciute come donne, la mattanza non rende l’idea se ad essere uccisa sia stato un organismo di genere femminile, o una donna. La consapevolezza di se stesse, del proprio valore, è ancora molto debole: le donne continuano ad essere ampiamente oggettizzate e in moltissimi casi ne sono anche orgogliose, dal momento che è forse ancora l’unico modo per ottenere attenzione e potere.
Purtroppo, gli aspetti negativi del passato contro i quali il femminismo era sceso in piazza sono puntualmente rientrati dalla porta di servizio dopo essere stati buttati fuori dalla porta d’ingresso; gli squilibri di potere hanno continuano ad essere reinventati, si propongono con abiti nuovi, e rimangono sostanzialmente inalterati con la piena compartecipazione femminile sempre più spesso allineata con i valori del maschile.
- Blog di Antonella Iurilli Duhamel
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