Scritto da © Antonella Iuril... - Mer, 24/04/2013 - 08:31
Lascia molto discutere e viene bollato come omofobo il lavoro della psicanalista francese Claude Halmos una delle massime esperte di psicologia infantile.
"E' sbagliato affermare che le coppie omosessuali sono uguali a quelle etero, e «rivendicando il “diritto alla non differenza” richiedono che le coppie gay abbiano il diritto “come le coppie eterosessuali” di adottare bambini .
Per la Halmos questo è un grave errore che va tutto a discapito dei bambini e del loro senso di identità; "I bambini hanno bisogno di genitori di sesso diverso per crescere". La questione, ha scritto, non è se "gli omosessuali maschili o femminili sono capaci di allevare un bambino, ma essi non possono essere equivalenti ai genitori naturali (necessariamente eterosessuali).
In questo dibattito inoltre, il bambino come persona, come “soggetto” è assente e questo è il vero punto della questione: I sostenitori dell'adozione fanno del problema e della tutela dei bambini una questione politica a favore delle coppie gay, ignorando un secolo di ricerca e di lavoro clinico, tirando in ballo la questione amore che dovrebbe essere indifferenziato ma non si cura minimamente del fragile equilibrio del bambino, che viene chiamato a sugellare i vuoti e le pretese della coppia, bisognosa di approvazione e assoluzione.
La pretesa che non vi è alcuna differenza se l'amore arrivi da due donne o da due uomini perchè il bambino ne beneficia comunque, è secondo la Halmos, una affermzione superficiale e priva di rigore. Il bambino dal momento in cui è in fase di costruzione della sua identità psicocorporea necessita come ogni forma di architettura di regole basilari onde reggersi in piedi.
La differenza tra i sessi è un elemento essenziale della sua costruzione, ma per ragioni che non hanno nulla a che fare per l'amore verso il bambino ma piuttosto attengono alla sfera della propria autoaffermazione e auto valutazione: si mettono i bambini "in un mondo dove tutto è possibile: dove gli uomini sono i padri e anche mamme, le donne mamme e anche papà. Un mondo magico, onnipotente, dove ciascuno armato con la sua bacchetta, può abolire i limiti"
Non ci si cura di quanto questo possa risultare debilitante per i bambini, a testa bassa si punta nella direzione dei propri desideri e bisogni ignorando che i bambini ostruiscono la loro identità ed il loro senso di integrità e chiarezza attraverso un legame tra il corpo e la psiche, e i sostenitori dell’adozione si dimenticano costantemente del corpo.
Parlano di un mondo ideale dove tutto è possibile, dove la Natura è totalmente irrilevante, un mondo astratto e disincarnato. Nella differenza sessuale, invece, «tutti possono trovare il loro posto [...], consente al padre di prendere il suo posto come “portatore della legge [...], permette al bambino di costruire la sua identità sessuale.
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- Blog di Antonella Iurilli Duhamel
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