Scritto da © Ladybea48 - Mar, 11/10/2011 - 16:25
Le mie unghie grattano
i muri scrostati dell'anima
alla disperata ricerca
di uno spiraglio di luce.
La mente s'è persa
per strade impercorribili.
Il corpo sospeso, sempre in bilico
su strapiombi profondi.
Questa stanza ha pareti
che si stringono
e l'aria che respiro
mi strozza la gola.
Non è un letto di rose
dove poso le membra,
ma una gabbia con grosse sbarre
provvista di spesse catene.
Intorno a me
non più canti sento
ma grida strazianti
che bucano le ossa.
È il buio che mi circonda,
è il silenzio che mi annienta.
Sono alieno in questo mondo
che non riconosco, allora è meglio morire.
i muri scrostati dell'anima
alla disperata ricerca
di uno spiraglio di luce.
La mente s'è persa
per strade impercorribili.
Il corpo sospeso, sempre in bilico
su strapiombi profondi.
Questa stanza ha pareti
che si stringono
e l'aria che respiro
mi strozza la gola.
Non è un letto di rose
dove poso le membra,
ma una gabbia con grosse sbarre
provvista di spesse catene.
Intorno a me
non più canti sento
ma grida strazianti
che bucano le ossa.
È il buio che mi circonda,
è il silenzio che mi annienta.
Sono alieno in questo mondo
che non riconosco, allora è meglio morire.
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