Scritto da © Angelina - Gio, 17/04/2014 - 21:34
E... Pianse un addio
le lacrime sue più vere
che non seppero scegliere
a quale dolore appartenere.
Mentre girava vorticoso un tango
caddero stelle nello sporco fango.
E la speranza di ripristinar quel fuoco
quando si fossero presentati
l'occasione e l'uopo,
si trascinò ad oltranza
lungo un sentiero impervio
costeggiato da un burrone
senza alcun appiglio, senza scampo,
tremando al pensiero d'un inciampo.
Avanzò il coraggio e fu finita.
Stelle in polvere ti graffiarono le dita.
.
Fu un airone con due fiori in bocca
che equamente distribuì teneri ricordi
e un po' di giusta pace,
che a ciascuno la sua parte tocca,
che lo voglia o no, eppur se gli dispiace.
.
E tu che veneri
la limpidezza degli intenti
volendo fare un po' tutti contenti,
ti offristi agli eventi e al destino:
Tu, un uomo vero dentro un manichino
con quel cuore tuo immenso,
pregiato, lacerato ed accarezzato
da rivoli di sangue dolce e denso,
che pur avendo da gridare al mondo
le mille verità del suo "IO" iracondo,
si fece amare da un'anima discreta
e risucchiò nella prudente penna
i versi sagaci del poeta imbelle,
accettandosi come uomo quale era:
Uno stolto saggio che non fu profeta
e si perse inseguendo una chimera.
le lacrime sue più vere
che non seppero scegliere
a quale dolore appartenere.
Mentre girava vorticoso un tango
caddero stelle nello sporco fango.
E la speranza di ripristinar quel fuoco
quando si fossero presentati
l'occasione e l'uopo,
si trascinò ad oltranza
lungo un sentiero impervio
costeggiato da un burrone
senza alcun appiglio, senza scampo,
tremando al pensiero d'un inciampo.
Avanzò il coraggio e fu finita.
Stelle in polvere ti graffiarono le dita.
.
Fu un airone con due fiori in bocca
che equamente distribuì teneri ricordi
e un po' di giusta pace,
che a ciascuno la sua parte tocca,
che lo voglia o no, eppur se gli dispiace.
.
E tu che veneri
la limpidezza degli intenti
volendo fare un po' tutti contenti,
ti offristi agli eventi e al destino:
Tu, un uomo vero dentro un manichino
con quel cuore tuo immenso,
pregiato, lacerato ed accarezzato
da rivoli di sangue dolce e denso,
che pur avendo da gridare al mondo
le mille verità del suo "IO" iracondo,
si fece amare da un'anima discreta
e risucchiò nella prudente penna
i versi sagaci del poeta imbelle,
accettandosi come uomo quale era:
Uno stolto saggio che non fu profeta
e si perse inseguendo una chimera.
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