Scritto da © ElfoGuerriero - Mer, 13/04/2011 - 23:01
Cammino lento
ai margini della notte
ombre mi sfuggono placide
come orizzonte cangiante
voci divine tremano sopravvento
rimbomba l'eco di mille assenze
centauri drogati d'ambrosia
braccano desideri a fil di spada
M'avvolge il sole nero
luna dei ladri, guardiana del tempo
vacilla anche la più solida follia
di fronte alle manticore scarlatte
scrigni di giada attoscante
si schiudono vuoti nella penombra
son refoli opachi i sogni
svaporanti come infrante essenze
Cespugli fitti d'oleandro bruciano
soccombe all'intorno ogni piccola cosa
cammino lesto fuggendo la luce
cuori di demoni sotto i calzari
ali distese
vuote di cielo
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