Scritto da © Franca Figliolini - Lun, 24/05/2010 - 13:16
Andavamo così
da un dove a un altro dove
senza passare per il perché
nella fragile tregua del sogno
dietro alle palpebre chiuse
da un dove a un altro dove
senza passare per il perché
nella fragile tregua del sogno
dietro alle palpebre chiuse
La strada era bianca
un languido susseguirsi di curve
nel paesaggio inondato di sole
un nastro di virginale bellezza
deserto di passi e presenze
Ridevamo e parlavamo
noi due camminando vicini
la testa girata a guardarti
i capelli mossi dal vento
dolce brezza nutrita d’essenze
Ah, che perfezione qui
-dove si è senza pagare pegno-
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