Scritto da © alvanicchio_Gir... - Mar, 12/03/2013 - 10:51
Pravo, nell’anima,
dove i venerabili misteri
salutano armati il peso della coscienza,
l’arciere scoccò il dardo
e sulle oziose trame pose il tepore
nella ghiacciata ragione.
Un temerario affanno
ruppe il crepuscolo del sole cadente,
cedendo spazio al buio.
Ombre scure scorrazzarono
intrise di soavi essenze,
sui lussuosi cocchi dei sempiterni Dei.
Ma senza guida il pensiero tacque,
ricusando la lusinga
nella pellegrina mensa,
dell’altrui diletto.
Astioso affanno,
la chimera abbandonò il fiero pasto
e lasciò una lacrima gelata,
sopra il guanciale ... molle.
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- Blog di alvanicchio_Girolamo Savonarola
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