Alla Musa caduta in ambulanza | Poesia | Francesco Andrea Maiello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Alla Musa caduta in ambulanza

 

Se tra il Foscolo e il sottoscritto c'è l'abisso, tra la Musa antica (nobildonna g/vese), caduta da cavallo e la Musa moderna (nobildonna g/nese), caduta in ambulanza, la classe è la stessa.

A me restano gli auguri di pronta guarigione...sperando sempre di non essere invadente!

 

Fu un freno scriteriato

per improvvisa frenata

a farti precipitar giù

su una squallida ambulanza

dove in veste candida

di donna sublime

e in camice bianco

di medico di guardia,

da sirena spietata

e non a sirene spiegate,

lenivi la sofferenza

di un povero ammalato

con la tua dolce presenza.

Per trauma cervicale

d'allor ti gira la testa

ma certamente mai

come me la fai girar tu.

E' giunto allora il tempo,

mia Musa altolocata,

che tu mi ti conceda,

o meglio, non fraintendere,

sono un moralista convinto

ma dal bello vinto,

concedimi almeno

un istante di ascolto

solo per gli auguri

di pronta guarigione.

Dopo i tuoi primi passi

in pronto soccorso

adesso è in medicina

che necessita la tua presenza se,

con disarmante grazia

ed eccelsa leggiadria,

addomestichi finanche

il virus dell'epatite B.

Sarà, però, l'ecografia clinica

a consacrar la tua docenza

sicché d'ora in avanti

la diagnosi critica,

un dì di natura incerta,

grazie a Te, son certo,

non esisterà più.

 

 

 

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