Scritto da © Franco Pucci - Ven, 22/07/2011 - 19:50
Ti cercherò anche stanotte, Aquila volante.
Lassù all’apice del triangolo di questa estate strana,
contraddetta dalle tue allettanti, vacue promesse.
Stanco di mutazioni improvvise ed umori melanconici
col tuo lucore scaccerò le ombre di notti strascicate
passate alla ricerca di una nuova, plausibile dimensione.
Hanno imbrattato la mia anima le scorie dei ricordi
malamente sepolti nella cenere di anni di oblio coatto
inconsistente cipria facilmente spazzata dallo scirocco.
Ti cercherò piccola stella dalla grande luce, ti troverò.
Tutto sarà più chiaro allora, tutto sembrerà più semplice
porto con me solo poche parole, parto stanotte, ora.
…ma tu, non spegnere la luce…
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