Scritto da © Marcello Caloro - Lun, 14/03/2011 - 16:42
Nel querceto il vento si leva
e concerto di frasche diffonde
la ghiandaia lasciate le cime
è posata sul ramo più spoglio.
Famiglie di funghi odorosi
a cibare voraci lumache
la civetta si snida dal tronco
ruotando la testa assopita.
E sfronda dal fitto il capriolo
lambito da un raggio di luce
il ragno tra sparuti cespugli
distende il disegno di seta.
Il muschio si china ai miei piedi
carezzando le piante piagate
lo sguardo inizia a vagare
la mente si riempie d’incanto.
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