Scritto da © blinkeye62 - Ven, 07/10/2011 - 14:04
Sensazioni primordiali, emozioni scartavetrate con unghie laccate e pulsioni annacquate con sorrisi senza espressività...Era ciò che pensavo mentre il mio natante fendeva l'aria fresca di quella mattina di fine settembre. Il blu, spesso come un guanciale di anime che si rincorrono in un labirinto, profilava l'orizzonte senza nuvole e le sensazioni che provavo accentuavano quel mio bisogno di staccare con il mondo...Ero partito all'alba, quando le ombre della notte si erano affievolite con le prime luci del giorno...Le correnti avevano immediatamente preso possesso della vela maestra e nel giro di qualche minuto il guscio sfilava veloce verso chissà quale destinazione...Portavo un peso sulle spalle e senza girarmi indietro cercavo dal luogo in cui mi trovavo di scrutare la linea che delimitava cielo e mare. Veleggiavo ormai da un'ora su quella tavola immota e i pensieri s'erano affollati nella mente privi di ordine preciso...Si percepivano odori e sapori tra i refoli d'aria che gonfiavano il tessuto della mia barca. Sentivo, stranamente, anche il suo odore, quel suo profumo ricolmo d'inquietudine che aveva animato il nostro rapporto. Mi ero preso una pausa. Avevo deciso di partire e starmene fuori qualche giorno...
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