Scritto da © john venarte - Mer, 08/12/2010 - 10:55
Non c’è goccia che non bagni una tua ciocca
Non c’è ciocca che non stilli poi una goccia
E per ogni goccia
E per ogni ciocca
Un po’ di te che traspare
Sul quadro livido sei gesso
Sul bianco foglio un verso
Poi c’è la bocca
Che di rosso tinge quel vino
Sognato, poi gustato a fior di labbra
E si fan uva le guanciotte
Che sulla tela sembran cotte
Mentre il profilo traccia il sentiero
Che scivola sul collo
E poi s’impenna morbido
Sorvolando il cuore
Cingendo la vita
E dando voce ai fianchi
Ma son gli occhi di senso densi
A svelare vigne nascoste
Dove grappoli incantati miran se stessi
Nei riflessi delle iridi cristalline
Cosicchè si compie il tuo prodigio
E linfa e nettare affiorano puri
Dando frutto alla vendemmia
Intanto che dai tralci nasce una nuova gemma
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