Scritto da © Piero Lo Iacono - Mar, 22/11/2011 - 18:29
Nel sogno tu mi baciasti così forte
che mi svegliai.
Sul collo mi stava la sterlizia
che mi desti baciandomi.
I pistilli le tremavano ancora.
E l’odore vellicato
proruppe più prepotente
come se il fiore
sapesse di appassire.
Mi svegliai con più freddo
di quanto ne avessi
prima di addormentarmi.
Provai a ridisegnare il sogno viviparo:
la tremula acqua sulla barca della tua mano,
la spuma irosa della risacca,
le mille iridescenze prigioniere
del cristallo-sigillo della bolla,
i daini in fuga dalla tagliola
dove mi lasciarono cadere
a infrollirmi di febbri e di frodi.
Gloria al lampo che diventa pietra!
Alla pietra mutata in luce!
Al tuono risorto acqua! Gloria!
2-8-2010
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