Scritto da © Manuela Verbasi - Lun, 23/11/2009 - 00:55
©Anna Sansonna
Senz'appigli, avanti, e avanti risale le caviglie disegnandole di resurrezione. Quel sorriso che mi salvi, trema, così ben nascosto in un fermo immagine sull'orlo delle ciglia già sul fondo.
Gira intorno al cuore, lo trafigge, intessuto di tuono che rimbomba, rinato in un abbraccio. Sono sua.
Vestiti di reti alla rinfusa, e pieghe colme di parole perlacee, in chiaroscuri di vetri ampi, gli occhi dentro a sorreggere il peso piacevole dell'unico senso che so.
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