Scritto da © Albatros - Sab, 02/06/2012 - 03:57
Guardo il sole attraverso una lama di selce
cuspide affilata che mi incide il cuore
l’alba di un giorno incerto
Il profumo notturno dei gelsomini
fa spazio al vociare dei merli
Il glicine e’ ormai sfiorito da tempo
Incredula
mi guardi per l’ultima volta
io inutile
e maledico dio
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