Scritto da © Piero Lo Iacono - Dom, 03/01/2010 - 15:19
È svenuto il poeta.
E nella pupilla sveglia
scintilla il duello,
il crollo,
il fallimento.
Se rinviene
cacciatelo via!
Che risprofondi nel suo vortice!
È l’inferno e ritorno
fatto persona
tra voi gente perbene…
E gettate via i suoi libri da un dirupo
o da una rupe a strapiombo!
Fate che ridiventino bianchi!
Scialbi come nell’alba della sua nascita!
Fate che si cancellino!
E lui si allontani
Dentro una bara di vetro!
Squartato Orfeo dalle Menadi.
E non scrivete epigrafi glorificanti!
Né prosopopee per la sua resurrezione!
Che nessuno lo informi!
E la sua salma,
intera o straziata,
infiori di api
e di tarme.
1-1-2010
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