agorà | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La Giustixia

Boia di un cane, una cagnazza, ma guarda la natura
com'è possibile, con questa mente, che non ci siamo già arrivati
chi il naso pazzo, chi gli occhi piccoli, quello con la testa quadra, st''altro il collo sottile
quell'altro grosso, una è lunga, l'altra corta, una ragazza larga

Alle radici [o alle pendici]

Non c'è niente che io conosca talmente in profondità, da poterne disquisire a mio piacimento.
Avverto come vuote certe speculazioni teoriche rifatte su misura di nozioni e norme generali e generiche, al contempo, però, riconosco che ciò che l'umana ragione ha prodotto si riflette inesorabilmente in esse.

Saliamo verso il colle e facciamo giustizia noi

I giudici saranno gli indagati, bella novità di Fini a cercar giustizia tra le piaghe di un promoter innamorato della sua pazzia.

Io ricordo - Andrea Zanzotto (dal "Corriere della sera")

 Il sito del "Corriere della sera" pubblica oggi un articolo e un video sul grande autore di Pieve di Soligo (TV). Volevo condivederlo con voi.

 

Che voglia di scrivere a commento: hai scritto una cagata pazzesca

Immagino le poesie come oggetti senza una consistenza materiale, ma dello splendore e del valore di una perla di mare.

trovati nel web

curiosando nel web, ho trovato un regolamento degno di Agorà...
dedicato a chi pensa che su Rosso ci sia poca libertà
 
 
vietate:

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 I commenti  devono essere fatti a poesie di altri utenti, non alle proprie.
 
 
 
tratto dal regolamento di un sito di poesie
 

poesia fonetica

 

la [poe'zia] inizia sorda, occlusiva Leggi tutto »

"Never Ending Story"

"L'introspezione è un percorso dal quale spesso si fugge"

La mia donna

Vorrei odiarti
ma al primo sorriso strappato
gli occhi mi si stupiranno
conoscerti dai ninnoli ai capelli arruffati
lingua e mano sprofondarsi nei mari densi del pensiero
riuscire a farne trasparire la metà
che l’abbandono fosse
soltanto l’ammutolirsi del respiro

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