Scritto da © Pinotota - Mar, 02/10/2012 - 07:48
La paranoia è bianca. La paranoia è avvitarsi su se stessi. E' girare, girare, girando, girando.E' cercare, cercare,cercando, cercando...ma non arrivare mai, non arrivare mai. Il fondo, l'inizio-fine, è vicino e lontano, perpetuamente perpetuando. La paranoia è un dondolo che nervosamente culla...e non si può scendere. La paranoia non è tempo, non è momento, ma la sospensione d'uno stantio labirinto, - di reminiscenze, paure, suscettanze, suggestionabilità,
sensi di colpa, fissazioni, proiezioni fra tempo e spazio, immaginazione e realtà.
La paranoia è morbida. La paranoia è un appoggio, un appiglio irrinunciabile.
Non è andare dove si vuole....TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA.
E'una striscia da inseguire e che ti insegue. Non si ha scampo, non ci sono sentieri, scorciatoie da prendere per: pause, riposo, stare un pò insieme, dare un'occhiata alla mappa, riguardare dove si è, quanto manca, che tempo fa... e ripartire.
Stare fermi o andare è uguale. Andare forte, andare piano, la stessa cosa, tanto non si va mai a sbattere e almeno stop-parsi, arrestarsi.
Svincolarti non puoi, in nessun modo.
Insomma: cazzi tuoi.......