Scritto da © Anonimo - Sab, 20/10/2012 - 16:26
Più che raccoglierli i libri si devono leggere, non fotografandone mentalmente le pagine per riproporne stralci senza saperli motivare, ma entrando in profondità di ogni pensiero che s'incontra, in modo tale da poter uscire dal binario diritto e segnato, di qualcosa che si legge e si prende per buono, per poterlo incrociare con il pensiero di altri, illustri o meno che siano e che a un ignorante (colui che ignora) non darebbero modo di trovare analogie perché non le sa o non le ha comprese, non perché non ci siano.
Erasmo sta a Lutero come Girolamo sta ad Agostino.