Scritto da © Falug - Mar, 07/08/2012 - 08:56
Lo spirito olimpico, eredità d’avi remoti,
espulso malamente dal pensiero moderno,
circolò sul perimetro del cranio,
poi scivolò lungo la nuca.
Aggrappandosi alle vertebre,
scese lungo la colonna ossea.
S'appoggiò ansioso al coccige .
Guardò a destra e a sinistra,
dove poteva andare a nascondersi?
Scelse il buio canyon di fronte a lui,
affossato fra tondi colli.
Raggiunse una piccola e oscura entrata.
L’antro gli apparve caldo ed accogliente,
anche se un po' viscido e maleodorante.
Li giace, dimenticato e solitario
da molti decenni.
Se si vuole ritrovarlo,
bisogna agire con coraggio e purezza di cuore,
il luogo é infido e Zeus sta di guardia.