Scritto da © baluba - Sab, 19/05/2012 - 13:49
Ci siamo amici, siamo laddove
gli uccelli volano, i pesci sciufolano, gli insetti
beh, gli insetti sono cibo
non solo per le rondini, ma tutto il mare s'alza loro appresso.
Come sempre.
Un mare di tempeste, venti, trenta, li conto
sulle spalle di chi mi ha preceduto, chi mi condurrà
agli ovili. Frescure di prati brucati, ghiande, verzure
là verso l'orizzonte: fatti non parole, nembi non cirri..
Là si pascolano vite.
Ecco, ora sono santo, il saio; ciò che m'ha consumato.
Datemi una tonaca, bianca, scura, purchessia.
La vita scorre: scottex
sospiri d'amore sulla porta, datemi.
Prendetemi. Portatemi. Via.
PS: da Strampallamax, of course