Scritto da © taglioavvenuto - Ven, 19/04/2019 - 17:38
II Periodo
Pietro d'Amiens o Pietro l'Eremita.
Molti lo definiscono predicatore povero, o umile.
Forse perché viaggiava a cavallo di un asino, era vestito di stracci come un mendicante ed aveva molto seguito.
Dalla sua provenienza: il Municipio di Amiens: ponte sulla Somme, all'incirca oggi l'attuale Parigi, egli, quale trascinatore carismatico, predicatore e trascinatore di folle, anticipando le intenzioni di papa Urbano II, il quale, da Clermond, si stava rivolgendo perlopiù ai nobili guerrieri francesi per preparare le crociate armate contro i Saraceni, fu colui che, nel 1095, permise la partenza della cosiddetta I^ Crociata.
Ora, lo ritroviamo qua, tra coloro che erano arrivati in Palestina passando per Costantinopoli pervenendo dai Baltici, sotto le tende dei Cavalieri del Mahdi, nei pressi di Gerusalemme.
Fu questo essenzialmente, l'unico luogo di inconto istituito tra le le due religioni, cristiana e musulmana prima e dopo gli eccidi da cui dipendevano gli scontri tra questi due mondi.
Ha il riso spontaneo ed alle figlie delle altre mogli di suo padre, piace perché è facile al riso. Lo circondano e lo vezzeggiano.
Cercano, con i vezzi, di farsi raccontare cosa, durante le notti, abbia visto o sentito.
Nelle tende dei Cavalieri del Mahdi è ben accetto, perché, come aspetto, asssomiglia a loro stessi:
Mgro, famelico, resistente, coperto di stracci, senza inibizioni sessuali come può essere un beduino in mezzo ad un'oasi, con più mogli.
Pietro non ne ha avute, di inibizioni, attraversando i Baltici.
Ha avute molte donne, massacrato genti. I cavalieri del Mahdi, di sono comportati in modo simile
Essi sono lì a sbarrargli il passo, per farlo rinunciare. Si mostrano tolleranti unicamente per conoscerlo, conoscere la sua fede, le proprie forze, e in tal modo incere.
No. Egli è come loro. Su Pietro incombe uno spirito popolare di vincente, apocalittico.
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