Scritto da © Gloria Gaetano - Ven, 22/07/2011 - 01:17
Qui sul mio tavolo
la luce accesa, una tazza di ceramica
bavarese,le biro nella scatola
che ho foderato di carta a fiori
la gomma,il temperino,
guardali aduno ad uno,
non pensare,non muoverti.
Solo un metro più sotto
è la disperazione.
Ancora un po', poi berrai qualcosa,
poi guarderai le mail il telegiornale,
poi qualcuno telefona.
Fuori gente per via,
stendi la manosul banco
prendi un caffè
e il neon blu il barista
il banco acciaio,
corpi, bocche stanno bevendo, ascolta
quel che dicono, ci sei
e anche loro ci sono e ci saranno.
.E' strano ci sia ancora questo
riso segreto sotto il cuore,
la voglia d'essere, d'esserci
in mezzo agli altri,
e che tutto ha un senso
e che c'è l'avvenire.
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