Scritto da © Lorenzo - Gio, 23/03/2023 - 10:33
"Come fa Speranza, ci è stato chiesto, a dipingere tanto bene la Puglia restando a Milano? Sveliamo un piccolo segreto : Francesco Speranza dipinge sì di memoria, ma servendosi di appunti presi sul vero; piccoli disegni a penna, minuziosissimi e ricoperti, ai margini, e anche nel corpo stesso del disegno, di annotazioni sui colori, la luce, l'ombra, la posizione del sole, il vento, eccetera. D'estate, durante le vacanze, egli torna ogni anno a Santo Spirito, che è per lui una specie di base strategica dalla quale spostarsi in ogni direzione, per ritornare ogni volta con un disegno. D'inverno, a Milano, mentre magari fuori la pioggia batte sui tetti, o la nebbia avvolge la città, rendendo misterioso il silenzio che regna in cima all'alto e nero palazzo lombardo, Francesco Speranza tira fuori i suoi foglietti che conservano ancora l'aroma dell'erba pugliese, li stende sulla tavola, ne sceglie uno, decifra lo scritto, e rivedendo il paesaggio ispiratore come se lo avesse nuovamente davanti agli occhi, comincia a dipingere. Con una tecnica lenta, precisa, che nulla lascia all'apporto del caso, o dell'estro. Con pazienza infinita nel descrivere ogni particolare, un poggiolo, un cancello, un vaso di fiori alla finestra, un bambino che gioca nella piazza assolata, la nuvola che sta sospesa sopra gli ulivi. Come se il tempo non esistesse e davvero l'atto di dipingere potesse trasformarsi in un modo più intenso di vivere. Un modo alto e poetico perchè decantato di ogni scoria, librato nella felicità del ricordo. Passeranno gli anni, passeranno le mode, le poetiche, le estetiche, e tanto rumoroso nulla. E quando tutto ciò sarà sparito resteranno ancora i quadretti pugliesi di Francesco Speranza che troveranno chi, cercando serenità, sarà preparato a sentirne il fascino."
Renzo Biasion da "Oggi" - 1969