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Ulivi !!

Camminata tra gli ulivi.jpg
L'olivo o ulivo (Olea europaea L., 1753) è un albero da frutto che si presume sia originario dell'Asia Minore e della Siria, poiché in questa regione l'olivo selvatico spontaneo è diffuso sin dall'antichità, formando delle foreste sulla costa meridionale dell'Asia Minore. Qui, appunto, i Greci cominciarono a coltivarlo scoprendone le sue grandi proprietà, cui diedero un nome speciale che i Latini resero come "olea".
Fu utilizzato fin dall'antichità per l'alimentazione. Le olive, i suoi frutti, sono impiegati per l'estrazione dell'olio di oliva e, in misura minore, per l'impiego diretto nell'alimentazione. A causa del sapore amaro dovuto al contenuto in polifenoli appena raccolte, l'uso delle olive come frutti nell'alimentazione richiede però trattamenti specifici finalizzati alla deamaricazione (riduzione dei principi amari), realizzata con metodi vari. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae e al genere Olea. [...]
 
Simbolismo
 
Sia i popoli orientali sia quelli europei hanno sempre considerato questa pianta un simbolo della pace. Nell'antica Grecia l'ulivo era considerato un albero sacro, a tal punto che chiunque veniva sorpreso a danneggiarlo veniva punito con l'esilio. Aristotele, nella Costituzione degli Ateniesi, affermava che chiunque veniva sorpreso a maltrattare un ulivo, veniva punito addirittura con la pena di morte. A quel tempo la pianta non era ancora l'olivo coltivato ma il suo progenitore selvatico, l'oleastro. Per i Romani era simbolo insigne per uomini illustri. Secondo la tradizione i gemelli divini Romolo e Remo nacquero sotto un ulivo. Per i Giudei l'ulivo era simbolo della giustizia e della sapienza. Nel Primo Libro dei Re, Salomone, durante la costruzione del primo Tempio di Gerusalemme, "fece due cherubini di legno d'olivo, alti dieci cubiti… fece costruire la porta della cella con battenti di legno d'olivo… lo stesso procedimento adottò per la porta della navata, che aveva stipiti di legno d'olivo" (cfr 1Re 6, 31-33). Nella religione cristiana la pianta d'ulivo ha una vasta gamma di simbologie. Nella Bibbia si racconta che, calmatosi il Diluvio universale, una colomba portò a Noè un ramoscello d'ulivo per annunciargli che la terra ed il cielo si erano riconciliati. Da quel momento l'olivo assunse un duplice significato: diventò il simbolo della rinascita, perché, dopo la distruzione operata dal Diluvio, la terra tornava a fiorire; diventò anche simbolo di pace perché attestava la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini. Ambedue i simboli sono celebrati nella festa cristiana delle Palme dove l'ulivo sta a rappresentare il Cristo stesso (il cui nome, guarda caso, significa "l'unto") che, attraverso il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per tutta l'umanità. Infatti la simbologia dell'ulivo si ritrova anche nei Vangeli: Gesù fu ricevuto calorosamente dalla folla che agitava foglie di palma e ramoscelli d'ulivo; nell'Orto degli Ulivi egli trascorse le ultime ore prima della Passione. L'olio d'oliva usato nelle liturgie cristiane prende il nome di Crisma; viene utilizzato nei sacramenti del battesimo, dell'estrema unzione, della confermazione e dell'ordinazione dei nuovi sacerdoti e in data odierna, 21 Gennaio 2023 del nuovo Vescovo Mons. Vito Piccinonna S.E.R. Vescovo della Chiesa di Rieti. Al centro dello stemma spicca l’albero dell’ulivo che, oltre ad essere un richiamo alla terra natìa del Vescovo, allo stesso tempo si carica di particolari riferimenti biblici. 
 
Fonte Wikipedia 

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