Scritto da © Lorenzo - Dom, 22/01/2023 - 10:42
Rieti (AFI: /'rjeti/ o, secondo la dizione locale, /'rjeti; Riète in dialetto reatino, [ri'ete], è un comune italiano di 45 470 abitanti del Lazio, capoluogo dell'omonima provincia. L'etnico "reatini" proviene etimologicamente dal nome latino della città sabina, Reate.
Tradizionalmente riconosciuta come Umbilicus Italiae, cioè centro d'Italia, Rieti sorge nella fertile Piana Reatina alle pendici del Monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino, in un territorio ricco d'acqua che fornisce alla capitale molta dell'acqua potabile di cui necessita. Fondata all'inizio dell'età del ferro, divenne poi un'importante città dei Sabini. Fu conquistata dai Romani nel 290 a.C. e, dopo la caduta dell'impero, dai Visigoti; sotto i Longobardi fu gastaldato nel Ducato di Spoleto. Entrata a far parte dello Stato Pontificio, costituiva un territorio di frontiera con il Regno di Napoli e nel XIII secolo fu spesso sede papale. Dopo l'annessione nel 1860 al Regno di Sardegna, fu aggregata alla provincia di Perugia, in Umbria, ma dal 1923 passò al Lazio, prima come parte della provincia di Roma, poi, nel 1927, con l'istituzione della provincia di Rieti. [...]
Architettura Religiosa
Cattedrale Basilica di Santa Maria Assunta.
Costruita tra il 1109 e il 1225, presenta un esterno in stile romanico e un interno barocco. Il complesso comprende una cripta, la torre campanaria del 1252, il battistero (che ospita il Museo diocesano di Rieti), il portico del 1458 e diverse cappelle settecentesche, tra cui quella dedicata a Santa Barbara, progettata dal Bernini. All'interno si trovano sculture di Gian Lorenzo Bernini, Giovanni Antonio Mari, Lorenzo Ottoni, Federico di Filippo di Ubaldo da Firenze e dipinti di Antoniazzo Romano, del figlio Marcantonio Aquili, di Lorenzo Torresani, Andrea Sacchi, Giovan Francesco Romanelli, Lattanzio Niccoli e Vincenzo Manenti.
Basilica di Sant'Agostino
Innalzata a metà del XIII secolo, è una delle più importanti chiese di Rieti. La facciata, in stile romanico-gotico, è in pietra e presenta un portale di ingresso sovrastato da un timpano ed un rosone, e termina con un attico leggermente sporgente. L'interno, a navata unica, è sormontato da capriate in legno e termina in tre absidi sulle quali si aprono una finestra trifora e due bifore.
La Chiesa di San Domenico
Fu edificata nel 1266, all'indomani della canonizzazione (avvenuta a Rieti) del fondatore dell'ordine domenicano. È stata recuperata e riaperta dopo un degrado che durava da quasi due secoli. L'interno è conseguentemente piuttosto spoglio, ma si sono salvati due affreschi di Liberato da Rieti (uno dei quali fu distaccato e spostato al Museo civico negli anni sessanta) e vi è stato costruito l'imponente organo Dom Bedos-Roubo, che misura 14 metri di altezza ed è costruito in base a due trattati del Settecento.
Convento di San Domenico
Annesso alla chiesa di San Domenico si trova l'ex convento, del quale fanno parte il chiostro della Beata Colomba, adornato con lunette affrescate e un giardino all'italiana e l'oratorio di San Pietro martire, una piccola cappella che ospita un importante affresco del Giudizio Universale dei fratelli Lorenzo e Bartolomeo Torresani (1552-1554); tuttavia il convento fa parte della caserma Verdirosi e per accedervi, solo in giorni prestabiliti, è necessario un permesso.
Chiesa di San Francesco
Costruita nel 1253, affaccia sull'omonima piazza; fu la seconda chiesa ad essere dedicata al culto del santo, dopo la basilica di Assisi. Realizzata in stile romanico-gotico con una facciata a frontone molto semplice, in pietra, dotata di un portone a strombatura sovrastato da una lunetta e da un piccolo rosone. L'interno è a tre navate, con una copertura a capriate che sostituisce l'originale volta barocca che crollò durante il terremoto del 1898. Di fianco alla chiesa vera e propria è situato l'oratorio di San Bernardino e l'ex convento dotato di chiostro, sede del liceo scientifico Carlo Jucci. All'interno della chiesa ogni anno si svolgono le celebrazioni per il Giugno Antoniano e da qui parte la Processione di Sant'Antonio.
Santuari francescani della Valle Santa
Nei dintorni di Rieti si trovano i quattro santuari fondati da San Francesco d'Assisi, che danno alla piana su cui sorge Rieti il nome di Valle Santa. Nel territorio comunale reatino ricadono i santuari di Fonte Colombo e della Foresta, posti in posizione isolata su due rilievi ai margini della pianura, rispettivamente nei pressi delle frazioni di Sant'Elia e Castelfranco; ad essi si aggiungono quelli di Greccio e Poggio Bustone, siti nei rispettivi comuni limitrofi. Il percorso che collega i quattro santuari è un cammino di pellegrinaggio noto e molto visitato, detto cammino di Francesco.
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Commissionata al Vignola nel 1570 e completata nel XVII secolo, fa parte di un complesso architettonico trecentesco che comprende anche un ospedale e un cimitero; l'edificio è chiuso al pubblico, abbandonato in uno stato di profondo degrado.
Chiesa di Santa Lucia
La chiesa e il convento di Santa Lucia sono stati fondati nel 1253 grazie all'interessamento del beato Angelo Tancredi. La chiesa attualmente visibile è il risultato di interventi risalenti alla prima metà del Settecento. Il convento in passato era molto importante, e vi furono monache tre nipoti del Bernini, che per questo motivo realizzò due statue e l'altare maggiore, che sono conservati nella chiesa, e forse un dipinto (più probabilmente opera di Ciro Ferri). Il convento, espropriato dopo l'unità d'Italia, ospita un polo culturale che comprende la biblioteca comunale Paroniana e una sezione del Museo civico.
Chiesa di San Rufo
La chiesa di San Rufo è collocata nella piccola piazza omonima nella quale, secondo la tradizione, è collocato il centro d'Italia (Umbilicus Italiae). La chiesa ha origini altomedievali, ma l'edificio attualmente visibile risale al 1748 ed è opera di Melchiorre Passalacqua. L'esterno è in stile neoclassico, mentre l'interno è barocco e ospita il dipinto più importante della città, L'angelo custode,[59] oggi ritenuto opera dello Spadarino ma in passato attribuito persino al Caravaggio.
ex Chiesa di Santa Scolastica
Costruita tra il 1696 e il 1717 su progetto di Francesco Fontana, è l'unica chiesa di Rieti con pianta a croce greca; è sconsacrata e costituisce l'Auditorium Varrone.
Chiesa di San Pietro Martire
Fu costruita nel 1266 dai Padri Cistercensi. La facciata in conci di travertino delimitata da due lesene è estremamente semplice e l'elemento di maggior rilievo è il portale del 1546, opera di Giacomo da Locarno e Stefano da Como, che presenta sei colonnine in pietra (tre per lato) poggiate ognuna, su uno scudo che raffigura un busto di San Piero e che sostengono un architrave.
La ex chiesa di San Pietro Apostolo
Questo portale in origine era collocato nella facciata dell'oratorio di San Pietro martire (chiesa di San Domenico) e fu spostato nel 1576 alla sua posizione attuale.
ex Chiesa di San Pietro Apostolo
Di origine antecedente al XII secolo, si trova in via Roma; sconsacrata, è sede di una libreria.
Di origine antecedente al XII secolo, si trova in via Roma; sconsacrata, è sede di una libreria.
Convento di Sant'Antonio al Monte
Costruito alla fine del XV secolo, è collocato sul colle di San Biagio a meridione della città. La chiesa fu ampiamente ristrutturata a metà del XVII secolo.
ex Chiesa di San Giovenale e San Vincenzo Ferreri, detta Santa Maria della Scala
La chiesa, sconsacrata e nota come Auditorium dei poveri, ospita eventi culturali. Al suo interno si trova il bassorilievo Il genio della morte di Bertel Thorvaldsen, allievo del Canova, commissionato da Angelo Maria Ricci per la tomba della moglie Isabella Ricci Alfani.
Fonte Wikipedia