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Poesia e Poeti

La poesia è l'arte di usare, per trasmettere un messaggio, il significato semantico delle parole insieme al suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa. Poichè la lingua nella poesia ha una doppia funzione di vettore sia di significato sia di suono, di contenuto sia informativo sia emotivo, la sintassi e l'ortografia possono subire variazioni (le cosiddette licenze poetiche) se questo è utile ai fini della comunicazione complessiva.
A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo quando, anziché essere letta direttamente, la poesia viene ascoltata: con il proprio linguaggio del corpo ed il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, aggiungendo una dimensione teatrale. Questo fenomeno, insieme alla parentela con la musica, viene sfruttato per esempio nei Lieder tedeschi, poesie sotto forma di canzone, per voce solista e pianoforte.
Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall'originale, perché il suono e il ritmo delle origini vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua che in genere è solo un'approssimazione dell'originale. 
Secondo Ralph Waldo Emerson  «Solo la poesia ispira la poesia»
 
La poesia si distingue in
•    1 Poesia antica e moderna
•    2 Tipi di poesia 
o    2.1 Sottocategorie generali
o    2.2 Sottocategorie nazionali di poesie
Poesia antica e moderna 
La poesia è nata prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l'antichissimo canto a batocco dei contadini e i racconti dei cantastorie. Personalmente, ricordo la figura dei cantastorie, presenti soprattutto nelle feste popolari, quando non esistevano i mezzi di comunicazione di massa; raccontavano, cantando, con lo stesso ritmo musicale e vocale, le storie tragiche avvenute nei paesi del sud, accompagnandosi con la chitarra e con l’ausilio di cartelloni su cui disegnavano le immagini dei protagonisti della storia. Nei paesi anglosassoni la trasmissione orale della poesia, era molto forte e lo è ancora tutt'oggi. Successivamente fu accompagnato dalla lira, strumento musicale utilizzato a quell'epoca.
Nell'età romana la poesia si basava sull'alternanza tra sillabe lunghe e sillabe brevi: il metro più diffuso era l'esametro, il più antico e il più importante dei metri  in uso nella poesia  greca e latina, usato in particolar modo per la poesia epica o poesia didascalica. Essa doveva essere letta scandendola rigorosamente a tempo, Dopo l'XI secolo il volgare, da dialetto parlato dai ceti popolari, viene innalzato a dignità di lingua letteraria, accompagnando lo sviluppo di nuove forme di poesia. In Italia la poesia, nel periodo di Dante Alighieri si afferma come mezzo di intrattenimento letterario e assume forma prevalentemente scritta: Intorno alla fine del quattrocento prese piede anche la poesia burlesca, caratterizzata dall’uso di ironia, parodia e comico.
Nel XIX secolo, con la nascita del concetto dell'arte per l'arte, la poesia si libera progressivamente dai vecchi moduli e compaiono sempre più frequentemente componimenti in versi sciolti, i quali non seguono nessuno schema particolare e spesso non hanno nemmeno una rima.
Via via che la poesia si evolve, si libera dai suoi schemi sempre più opprimenti per poi diventare forma pura d'espressione.
Il concetto di poesia oggi è molto diverso da quello dei modelli letterari; molta della poesia italiana contemporanea non rientra nelle forme e nella tradizione e il consumo letterario è molto più orientato al romanzo e in generale alla prosa, spostando la poesia verso una posizione secondaria.
Inoltre, con l'avvento di internet la produzione e il consumo della poesia sono aumentati notevolmente: secondo le fonti di internet, ogni anno 4 milioni di poesie vengono pubblicate sulla rete, in migliaia di siti di scrittura on-line.
 
Tipi di poesia 
Sottocategorie generali 
Altre forme di componimento poetico - oltre ai poemi - sono:
•    La poesia didascalica, che è quella che mira a insegnare poeticamente verità utili all'uomo. Comprende questi componimenti: 
o    l'epistola
o    la satira
o    l'epigramma
o    la favola
o    epicedio
•    Ballata
•    Cinquina
•    Sestina
•    Canzone
Sottocategorie nazionali di poesie 
Nella lingua italiana la poesia letteraria canonica può assumere tre forme diverse, il sonetto, la canzone e l'ode: forme popolari sono la filastrocca e lo stornello. Altri tipi di componimenti poetici sono stati formalizzati in altre civiltà e culture del mondo:
 
 Italia
•    Sonetto
•    Canzone
•    Ballata
•    Ode
•    Madrigale
Sottocategorie popolari
•    Filastrocca
•    Stornello
•    Bosinada
 
Regno Unito  Inghilterra
•    Clerihew
•    Rima reale
•    Villanella
Irlanda
•    Limerick
 Danimarca
•    Grook
Francia
•    Rondeau
•    Rondel
•    Triolet
•    Canzone reale
•    Virelai ancien
•    Virelai nouveau
•    Kyrielle
Arabia
•    Ghazal
 Israele
•    Kimo
Grecia antica
•    Elegia
•    Epigramma
Corea
•    Pantun
•    Sijo
 Giappone
•    Renga
•    Tanka fare
•    Haiku
•    Senryū
 
Poeta
 
In senso stretto un poeta è uno scrittore di poesie. Il sostantivo deriva dal verbo greco ποιεω (traslit. poieo), il cui significato letterale è "fare".
I primi poeti declamavano le loro opere oralmente, accompagnandosi con la musica, come già Omero, il poeta più famoso dell'antichità. Nel mondo greco e romano sono comunque molti i poeti degni di nota:
•    Poeti della Grecia antica e moderna
•    Poeti dell'antica Roma
I primi a scrivere poesie in italiano furono gli esponenti della scuola siciliana da cui derivò il dolce stil novo; tra i grandi del periodo spiccano Dante, Petrarca e Boccaccio.
Il valore dei testi dei poeti va al di là del vero significato delle parole e coinvolge aspetti fonetici e musicali, attraverso un linguaggio che spesso si presta a varie interpretazioni e può suscitare forti emozioni. Perciò in senso lato si suole definire poeta chiunque - artista o no - manifesti questa capacità nelle proprie opere o anche soltanto nel proprio modo di comunicare.
Secondo Mario Rapisardi «Il poeta che indossa la guarnacca del critico rinnega se stesso»
 
Fonte  bibliografica:  Wikipedia, dalle varie voci correlate e dall’esperienza personale.
 
Lorenzo  Bacco

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