Scritto da © Manuela Verbasi - Gio, 19/11/2015 - 21:34
L'immagine che ne esce di questa puttana di europa serva dei grandi padroni finanziari (per quindici anni impermeabili alle sorti e agli interessi dei cittadini dell'unione) e soffocata dall'oblio dell'indifferenza comune ( unica cosa che ci unisce veramente) è desolante. Terroristi che si muovono per gli stati senza alcun serio controllo e quindi comunicazione, anzi catalizzatori di una strumentalizzazione politica che poco ha a che fare con la sicurezza e le minime forme di prevenzione. Oggi che abbiamo ricevuto il più doloroso ceffone etico dopo la scoperta dei campi di prigionia serbi e bosniaci in stile nazista durante la guerra civile nella ex jugoslavia scopriamo che definire incompetenti e irresponsabili i governi che si sono succeduti dopo l'11 settembre 2001 non è sterile polemica ma cruda realtà. Le dichiarazioni del ministro francese Manuel Valls ci colpiscono in modo altrettanto crudo dei colpi di kalashnikow dei terroristi islamici che hanno trucidato i cittadini europei di Parigi. Scopriamo che Shengen è una chimera durata oltre ogni naturale conclusione per favorire un'economia fittizia e lobotomizzata, totalmente estranea ai cittadini europei ma fondamentale per sostenere l'economia dell'unione. Non sono mai state due cose diverse come oggi. Scopriamo che non avremmo mai dovuto accettare che governi nazionali e rappresentanti dell'unione fossero più impegnati a decidere dove e come far produrre olio d'oliva e arance o pomodori, che questa politica di cui siamo tutti colpevoli, o di favoritismo o di indifferenza, era e rimane inadeguata ad affrontare le sfide poste in atto alle nostre stesse basi civili e culturali. Vediamo con sconforto parlare di guerre da persone che nemmeno sanno di che si tratta. Si bombarda la sabbia e qualche povero cristo quando i mandanti se la sono già filata. Osseviamo attoniti corpi speciali bardati come alieni scovare cellule terroristiche come fossero forme diffuse d'arte contemporanea. Idioti che "dimenticano" borse e pacchi sospetti ovunque. Un' europa come cappuccetto rosso nell'istante preciso che ha realizzato di essersi persa nella foresta. In questo clima di totale acefalia dove il pericolo principale restiamo noi europei e la nostra beota ignavia o ignoranza che si voglia ( ma sono ottimista rifiuto l'ignoranza….) si spera che la marea passi e le acque si ricalmino mentre io sto partendo per un viaggio senza meta, con la sola tappa dettata dal mal di schiena. In una borsa le telecamere, nell'altra le macchine fotografiche , in quest'altra il set NBC e la roba anti scheggia. Oltre questo non so…….e sono a casa mia!!!!!!!!
Dario Rigoni
fotografo