Scritto da © Lorenzo - Lun, 26/12/2022 - 09:44
La selce è una roccia sedimentaria silicea, estremamente dura, compatta e molto tenace, a grana finissima, composta quasi esclusivamente di quarzo microcristallino e calcedonio. Può assumere diverse colorazioni (giallo chiaro, rosso-bruno, nero), presenta una frattura concoide e si rinviene normalmente, sotto forma di strati o come noduli e lenti, all’interno di rocce carbonatiche. La selci stratificate, denominate in vari modi (radiolariti, diaspri, ftaniti, spongoliti, novaculiti ecc.), sono essenzialmente di origine biogenica e devono la loro formazione all’accumulo dei gusci silicei di organismi come i Radiolari, le Spugne silicee e le Diatomee. Le selci nodulari, invece, sembra che abbiano un’origine diagenetica e si formerebbero a seguito di processi di silicizzazione all’interno di rocce carbonatiche. Sebbene l’origine della selce sia essenzialmente biogenica, la precipitazione inorganica di essa si verifica in natura dove vi sono forti fluttuazioni del pH, in prossimità di geyser e sorgenti termali e in corrispondenza dei condotti dei vulcani sottomarini delle dorsali oceaniche. Si tratta, tuttavia, di depositi quantitativamente insignificanti che hanno scarsa importanza da un punto di vista geologico. Tra i vari tipi di selce sono da ricordare la selce piromaca, varietà di calcedonio, e la selce molare, a struttura vacuolare o cavernosa, costituita da quarzo e calcedonio, originatasi per dissoluzione di rocce calcaree di ambiente lacustre. Tipiche sono le selci molari nel Bacino di Parigi, di età oligocenica. Il selciato è un tipo di pavimentazione di strade e piazze, cortili ecc. costituito da selce e, per estensione, il pavimento di strade e piazze formato da blocchi, ciottoli o lastre di qualsiasi pietra. Un esempio, il selciato antistante la Cattedrale in figura.