Scritto da © Lorenzo - Sab, 31/12/2022 - 07:53
Non solo la paranza come compagnia di contadini, i mietitori a tempo determinato, nei mesi di Luglio e Agosto, nei campi di Lucania, ma anche la frittura di paranza che è una frittura di pesce di piccolo taglio diffusa in molte zone d'Italia. Prende il nome dalla paranza, che è una tipica barca per la pesca a strascico, comunemente impiegata dalle marinerie italiane. È di solito fatta con calamari, gamberi, merluzzetti, triglie, sogliolette, suace, ma possono esservi anche altre varietà di pesce di piccolo taglio, come alici, mazzoni, retunni o vope. Talvolta vengono aggiunte anche verdure.
La frittura viene fatta passando il pesce nella farina, quindi friggendolo rapidamente nell'olio bollente e poi asciugandolo su carta assorbente. La frittura di pesce va mangiata caldissima. Essa, talvolta, viene accompagnata a tavola da spicchi di limone, il cui succo può essere usato come condimento.
In Campania e in Toscana, specialmente nelle zone di Livorno e Viareggio, è noto l'uso di una busta arrotolata a forma di cono, con il pesce fritto all'interno: chiamato cuoppo di paranza in Campania e cartata di pesce fritto in dialetto viareggino.
Fonte Wikipedia