S-confessione

ho 53 anni e scrivo poesie da quando ne avevo 8. personalmente, ai versi ho fatto di tutto: li ho strutturati, destrutturati, ho scritto in metrica, ho scritto prosasticamente, ho usato gli asterischi, li ho tolti, ho mischiato versi e pittura, versi e musica, versi e performance teatrali,  ho usato gli slash, la fotografia, ho scritto in due lingue, ho scritto poesie lisergiche, alcoliche, erotiche, puzzolenti, ho tagliato le parole, le ho ricomposte, sono andata a capo ad ogni parola, non sono andata a capo mai, ho scritto a colori, in bianco e nero, in nero su bianco, ho usato la scrittura automatica, onomatopeica, ritmica, metrica, atonale, ideogrammatica, paradigmatica. ho scritto poesie amorose, sociali, femministe, culturali, ideologiche e post-ideologiche.  ho fatto di tutto, ripeto... ma una cosa bella come questa:

 

« Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare. »

 

non l'ho  scritta mai. amen