Scritto da © Ospite di Rosso... - Gio, 25/04/2013 - 22:32
Uscire dal grembo della bestia, la scimmia che ha concepito per caso o per errore creativo della natura grazie a una mutazione genetica, il primo essere umano (o la prima coppia di esseri umani, due gemelli).
Uscire dall'utero della scimmia, liberarsi dalla placenta e tagliare il cordone ombelicale che ormai rischia di soffocare l'uomo prima del suo nascere alla sua vera vita umana e riconoscersi nella sua inedita identità per dare così inizio alla sua Storia consapevole e cosciente... e soprattutto libera dall'ignoranza che deriva da ciò che della bestia esiste e agisce ancora in lui.
Come aveva in qualche modo intuito Nietzsche, l'umanità finora conosciuta è stata soltanto un ponte tra la bestia e l'uomo.
Uscire dal grembo della bestia, liberarsi dal cordone ombelicale che lo lega alla scimmia e andare oltre il ponte di un'umanità incompiuta: questa è la vera e unica liberazione che può salvare l'uomo portandolo a diventare pienamente umano frutto della conoscenza.
La libertà è nella verità e nella conoscenza, liberi dalla bestia e fuori dal suo grembo.
E questa libertà è tutta da creare con lo sguardo acuto e l'anima protesa in avanti.
Libertà, verità e conoscenza non sono nel passato, come, sbagliando, aveva creduto Nietzsche, ma sono il frutto della creatività che nasce camminando nel futuro.