Scritto da © Anonimo - Lun, 30/04/2012 - 09:43
ci sono delle lettere dell'alfabeto, dei suoni che spiccano per la loro durezza inscalfibile e aggiunte alle parole, o sostituite, rendono particolare e affondante un messaggio qualunque.
per me sono: R (ovviamente se ben scandita), T, K, Z, P.
non a caso, la prima viene identificata da studi psicologici con un movimento fallico della lingua e in certune culture le donne hanno un loro linguaggio che esclude questo suono dalla parlata.
la K sono di anarchica (o pseudo) origine. anche nell'aspetto produce durezza. se dico Politika, ottengo qualcosa di visivamente diverso da Politica. sembrano bastoni che si incrociano per picchiare.
la Z dura, quella dolce no...ti culla, appone un senso di immediatezza e stranamente striscia dentro, ti apre le mani alle intenzioni e le riempie di oggetti appuntiti: calzino, cazzata, cozza.
la P suona come un colpo di pistola, appunto, ed esplode anche con quella pancia, prima di puntarla bisognrebbe stare attenti. la bocca fa un gesto di esplosione, come un'esplosione.